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La sindrome respiratoria acuta grave Coronavirus-2 (SARS-CoV-2) è il nome dato al nuovo coronavirus del 2019. COVID-19 è il nome dato alla malattia associata al virus.

SARS-CoV-2 è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente identificato nell'uomo.

I coronavirus sono virus che circolano tra gli animali e alcuni di essi infettano anche l’uomo.

I pipistrelli sono considerati ospiti naturali di questi virus, ma anche molte altre specie di animali sono considerate fonti. Ad esempio, il Coronavirus della sindrome respiratoria del Medio Orientale (MERS-CoV) viene trasmesso all’uomo dai cammelli e la sindrome respiratoria acuta grave Coronavirus-1 (SARS-CoV-1) viene trasmesso all’uomo dallo zibetto.

SINTOMI

I sintomi di COVID-19 variano sulla base della gravità della malattia, dall'assenza di sintomi (essere asintomatici) a presentare febbre, tosse, mal di gola, mal di testa, naso che cola, debolezza, affaticamento e dolore muscolare e nei casi più gravi, polmonite, insufficienza respiratoria, sepsi e shock settico, che potenzialmente portano alla morte.

I sintomi più comuni di COVID-19 sono:

  • febbre ≥ 37,5°C e brividi

  • tosse di recente comparsa

  • difficoltà respiratoria

  • perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o diminuzione dell'olfatto (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia)

  • naso che cola

  • mal di gola

  • diarrea (soprattutto nei bambini).

Alcune persone sono più a rischio di altre?

Le persone anziane di età superiore ai 70 anni e quelle con patologie preesistenti, come ipertensione arteriosa, problemi cardiaci, diabete, malattie respiratorie croniche, cancro e i pazienti immunodepressi (per patologia congenita o acquisita, trapiantati o in trattamento con farmaci immunosoppressori) hanno maggiori probabilità di sviluppare forme gravi di malattia.

Anche i bambini sono a rischio di infezione?

I bambini sono spesso asintomatici o presentano sintomi lievi di COVID-19 e hanno un rischio molto inferiore rispetto agli adulti di sviluppare forme gravi di malattia. Tuttavia, l’infezione in alcuni casi può comportare lo sviluppo di complicanze o forme cliniche peculiari. Ecco perché va comunque posta molta attenzione quando i bambini manifestano i sintomi dell’infezione, soprattutto se con meno di un anno di età e in presenza di condizioni patologiche preesistenti.
Non è ancora nota la capacità dei bambini, prevalentemente asintomatici, di trasmettere SARS-CoV-2 rispetto agli adulti.

Come proteggersi dal CORONAVIRUS?

Ecco le misure da adottare:

  • Portare sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie e indossarli nei luoghi al chiuso e in tutti i luoghi all'aperto quando non possa essere garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.
    È fortemente raccomandato l'uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all'interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi.
    ​Sono esonerati dall’obbligo di indossare la mascherina:

    • i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva

    • i bambini di età inferiore ai sei anni

    • i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina e chi interagisce con loro.

  • Mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

  • Lavarsi spesso le mani con con acqua e sapone o in assenza con soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.

  • Evitare i luoghi affollati, gli ambienti chiusi con scarsa ventilazione e la distanza ravvicinata.

  • Garantire una buona ventilazione di ambienti chiusi, inclusi abitazioni e uffici.

  • Evitare abbracci e strette di mano.

  • Starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie.

  • Evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l'attività sportiva.

  • Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.

  • Non assumere farmaci antivirali e antibiotici, se non prescritti dal medico.

  • Pulire le superfici con acqua e sapone o comuni detergenti neutri per rimuovere lo sporco e poi disinfettarle con soluzioni a base di ipoclorito di sodio (candeggina/varechina) o alcol adeguatamente diluite. 

Se si presentano febbre, tosse o difficoltà respiratorie e si sospetta di essere stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria Covid-19:

  • restare in casa, non recarsi al pronto soccorso o presso gli studi medici ma telefonare al medico di famiglia, al pediatra o alla guardia medica, oppure chiamare il numero verde regionale. Utilizzare i numeri di emergenza 112/118 solo in caso di effettiva necessità.

Per ulteriori informazioni contattare il Ministero della Salute al numero gratuito di pubblica utilità 1500, attivo tutti i giorni 24 ore su 24.
Mantieniti informato sulla diffusione della pandemia, disponibile sul sito dell'OMS e sul sito del ministero.

Come eseguire la disinfezione delle mani?

Il lavaggio delle mani ha lo scopo di garantire un’adeguata pulizia e igiene delle mani attraverso un'azione meccanica.

Per l’igiene delle mani è sufficiente il comune sapone. In assenza di acqua si può ricorrere ai cosiddetti igienizzanti per le mani a base alcolica.
Se si usa il sapone è importante frizionare le mani per almeno 60 secondi.
Se il sapone non è disponibile usare una soluzione idroalcolica per almeno 20-30 secondi.
I prodotti reperibili in commercio per la disinfezione delle mani in assenza di acqua e sapone (presidi medico-chirurgici e biocidi autorizzati con azione microbicida) vanno usati quando le mani sono asciutte, altrimenti non sono efficaci.

È importante lavarsi le mani:

Prima

  • di toccarsi occhi/naso/bocca (per es. per fumare, lavare i denti, etc.)

  • di mangiare

  • di assumere farmaci o somministrare farmaci ad altri

Prima e dopo 

  • aver maneggiato alimenti, soprattutto se crudi

  • aver usato i servizi igienici,

  • aver medicato o toccato una ferita

  • aver cambiato il pannolino di un bambino

  • aver toccato una persona malata

  • aver toccato un animale

Dopo

  • aver frequentato luoghi pubblici (negozio, ambulatorio, stazione, palestra, scuola, cinema, bus, ufficio, etc.) e, in generale, appena si rientra in casa

  • aver maneggiato la spazzatura

  • aver utilizzato soldi

  • aver toccato altre persone.

È buona abitudine, inoltre, tossire/starnutire nella piega del gomito, per evitare di contaminare le mani con cui successivamente si possono trasmettere i propri microrganismi (toccando ad esempio il cellulare, la maniglia di una porta, etc.).
Infine, si raccomanda di utilizzare fazzoletti monouso per soffiare il naso, possibilmente eco-sostenibili, e di smaltirli nei rifiuti, e lavarsi le mani, subito dopo l’uso.

Fonte:

Direzione Generale della Prevenzione sanitaria
in collaborazione con Istituto Superiore di Sanità

Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari

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